PECHINO - L’Italia si è resa ancora una volta protagonista in Cina grazie alla VII edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo che, nonostante le misure restrittive legate alla pandemia in diverse città del Paese, si è tenuta dal 14 al 20 novembre sul tema “Convivialità, sostenibilità e innovazione: gli ingredienti della cucina italiana per la salute delle persone e la tutela del pianeta”.
Anche quest’anno i più rinomati rappresentanti italiani del settore della ristorazione in Cina hanno espresso il meglio di sé nel promuovere le eccellenze dell’enogastronomia del Bel Paese.
La Settimana si è resa particolarmente interattiva grazie all’organizzazione di eventi sia in presenza sia in formato online, tra cui il videocorso “Un assaggio dell’Italia” realizzato dalla Farnesina in collaborazione con l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.
A Pechino, oltre alle iniziative promosse da oltre venti ristoranti in cooperazione con l’Ambasciata e all’accordo di promozione dei prodotti italiani con la società di servizio a domicilio Sherpa, si è tenuta una serie di eventi ospitati dall’Istituto Italiano di Cultura, tra cui la presentazione del libro dello chef Marino D’Antonio, una cena organizzata con l’Accademia Italiana della Cucina sul tema sui patrimoni immateriali UNESCO italiani legati alla cucina e una mostra dedicata alle storie emblematiche e di successo di personaggi virtuosi della filiera enogastronomica italiana.
Anche nelle altre principali città cinesi, tra cui Canton, Shanghai, Chongqing e Chengdu, i ristoranti italiani, in sinergia con i Consolati Generali italiani, hanno proposto diverse degustazioni e menu speciali ai loro clienti.
A Shanghai si è inoltre tenuta la prima tappa della quinta edizione del “Vinitaly China Roadshow”, organizzato da Veronafiere in collaborazione con ICE Agenzia, che poi è proseguita a Guangzhou e Shenzhen. Sempre a Shanghai ICE e la Scuola Internazionale di Cucina Italiana (ALMA) hanno lanciato l’iniziativa l’Italian Culinary Program, volta a promuovere gli scambi nel settore culinario tra Italia e Cina.
A Hong Kong la Settimana si è aperta con l’avvio di una campagna promozionale di prodotti tipici italiani presso la catena di supermercati City Super, e sono state effettuate anche attività seminariali sul cibo insieme alla Società Dante Alighieri e a Slow Food.
Ad Haikou si è tenuta l’attività formativa realizzata da ICE e ALMA, nonché ha avuto luogo la mostra fotografica “EDO ERGO SUM”, esposizione delle fotografie di Francesco Tonelli.
A Chengdu si è tenuta una lezione sul caffè italiano organizzata da Lavazza, mentre il Consolato Generale ha lanciato la campagna sui social media cinesi “Italian Food Marathon in Southwest of China”.
A Canton è infine stato presentato la “Mappa del cibo e del vino: ingredienti della cucina italiana nel Sud della Cina”, un progetto a cura dalla Camera di Commercio Cina-Italia.
L’iniziativa è stata un pieno successo, grazie soprattutto alla sinergia tra tutti gli attori del Sistema Paese presenti in Cina, a partire dall’Ambasciata, la rete consolare e gli Istituti Italiani di Cultura, ma anche ICE e Camera di Commercio Italiana in Cina.
Il vice capo Missione italiano a Pechino, Emanuele di Lorenzo Badia, ha sottolineato “il valore della Settimana della Cucina Italiana nel mondo, appuntamento annuale attraverso il quale l’Italia porta avanti da anni un’azione finalizzata al riconoscimento dei benefici derivanti dalle diete tradizionali, in particolare della Dieta Mediterranea, anche attraverso iniziative in ambito multilaterale, tra cui il sistema di etichettatura “NutrInform Battery” in seno all’Organizzazione Mondiale per la Sanità”.
(aise)
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