In provincia di Viterbo e a soli 40 km da Roma, nel cuore dell’Agro Falisco lo scenario offerto dalla Valle del Treja, in particolare nel punto in cui sorge il borgo di Calcata, è considerato uno dei più incantevoli paesaggi laziali: qui il panorama che si apre al visitatore è la folta vegetazione, con i suoi colori sempre cangianti al mutare delle stagioni, che ammanta i caldi toni rossi e marroni delle rocce tufacee, che formano alte pareti, pinnacoli, gole e tagliate. Ed è proprio su uno sperone a picco nel vuoto che si erge Calcata, piccola cittadina in grado di proiettare chiunque in un’epoca indefinita, ove alle suggestioni ispirate dalla natura si aggiungono quelle di un medioevo magico e arcano. Al borgo medievale, uno dei più suggestivi del Lazio, si accede da un’unica porta che si apre tra le fortificazioni. Una volta oltrepassata la porta, si giunge a una pittoresca piazzetta ornata da tre curiosi “troni” di tufo e su cui si affacciano il Castello degli Anguillara, con la sua caratteristica torre ghibellina, e la seicentesca Chiesa del SS. Nome di Gesù. Questi, peraltro, costituiscono gli unici due monumenti veri e propri del paese. Dalla stessa piazzetta, si snoda un dedalo di strette viuzze che, talvolta, attraversando buie arcate, conducono tutte al ciglio del profondo precipizio che cinge quasi per intero l’abitato. Le case dal canto loro si presentano come modeste abitazioni ove si possono osservare sia antichi portali che resti di profferli; ad esse si alternano buie cantine e silenziose grotte, adibite dagli abitanti a deliziose botteghe o anche a laboratori artigianali ed artistici. Leggende e misteri da sempre tracciano la storia del piccolo borgo di Calcata: secondo una credenza assai diffusa, il luogo in cui ora sorge l’abitato di ospitasse un’ara falisca. Su questa, si compivano misteriosi riti magici e propiziatori, forse legati ad arcaici culti astrali. Inoltre, pare che ancor oggi si svolgano in qualche abitazione di Calcata e in alcune delle numerose grotte sottostanti l’abitato riti esoterici ed iniziatici.
COME SI ARRIVA: In auto da Roma, prendere l’Uscita 5 del Grande Raccordo Anulare, imboccare la Cassia Bis in direzione Viterbo, e uscire a Calcata.
ALTRI LUOGHI DA VISITARE: Opera Bosco è un museo quasi unico nel suo genere, nato e cresciuto su due ettari di bosco nel territorio di Calcata nel 1994 per iniziativa degli artisti Anne Demijttenaere e Costantino Morosin: qui si trovano opere artistiche ideate, pensate e costruite in perfetta simbiosi con l'ambiente circostante.
(9Colonne © IESTV.TV 270)(Greenqualitaly)
Queste pagine sono curate dall'Osservatorio di Ass.: ITALIANO ALL'ESTERO
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