Cabras è il "Paese dei tre mari", come viene definito dai locali in relazione a "Mari Biu", "Mari Motu" e "Mare 'e Pontis", riferendosi al mare sardo, al Golfo di Oristano e allo stagno di Cabras. Un territorio di lagune, dunque, crocevia delle migrazioni di uccelli transahariani. Un territorio dove si svolge la Corsa degli Scalzi, un evento religioso che coinvolge l'intera comunità cabrarese durante la prima domenica di settembre e il sabato precedente e che vede centinaia di persone vestite con il saio bianco correre senza scarpe in una pratica celebrativa ed iniziatica, fino al paese di San Salvatore e ritorno. Una tradizione suggestiva che ha le sue radici nella spiritualità degli abitanti. Ma Cabras non è solo spiritualità. Il borgo, fulcro della penisola del Sinis conosciuta per la meravigliosa area marina protetta, stupisce per le sue spiagge naturali, tra cui spiccano Is Arutas, Maimoni, Mari Ermi e San Giovanni di Sinis. In mare, invece, è possibile ammirare l'isola di Mal di Ventre e l'isolotto del Catalano, che nei loro fondali nascondono ancora antichi relitti, in particolare quello di età romana che ancora contiene al suo interno un carico di lingotti provenienti presumibilmente dalla Spagna ed affondato insieme alla nave. Cabras è anche un centro di cultura, grazie alla conservazione di numerose testimonianze secolari come il villaggio del Neolitico di Cuccuru is Arrius, i giganti in arenaria esposti al Civico museo archeologico intitolato a Giovanni Marongiu, la città di Tharros fondata dai Fenici nell'VIII secolo a.C., il sito di Sa Osa dell'Età del Rame, la necropoli di Mont'e Prama scoperta casualmente nel 1974 e ben 75 nuraghi. Ma il vero protagonista di Cabras rimane il mare, dove si affacciano le torri costiere costruite su impulso della Corona di Spagna tra XVI e XVII secolo, come la Torre di San Giovanni, Torre Vecchia (o di San Marco), la Su Pottu (Turr'e su Pottu) e la Torre del Sevo (Turr'e Seu). Lo stesso mare che da secoli si riflette negli occhi degli abitanti locali. Lo stesso mare che si può assaporare attraverso la bottarga, il "caviale sardo", e che ogni viaggiatore dovrebbe assaggiare almeno una volta nella vita.
COME ARRIVARE: L'aeroporto più vicino è quello di Oristano-Fenosu. Da Porto Torres è possibile prendere il bus navetta che vi condurrà alla stazione ferroviaria. Per arrivare a Cabras da Cagliari, Alghero, Sassari e Olbia bisogna percorrere la S.S. 131 che collega il nord e il sud della Sardegna e da lì seguire le indicazioni per Cabras.
ALTRI LUOGHI DA VISITARE: La vicinanza con Oristano permette di visitarne il centro storico, con la suggestiva Torre di San Cristoforo a troneggiare sui passanti. A nord di Cabras, è da visitare Capo Mannu, da Cala dei Tedeschi alla Punta di Capo Mannu, passando per la Turr'e Sa Mora e il Faro di Capo Mannu.
(9Colonne ©IESTV.TV 161)(Greenqualitaly)
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