Ancora cause di ineleggibilità al Comites di Barcellona che nelle prime cinque sedute ha già deliberato la decadenza di tre consiglieri, tutti della lista Azzurra.
A tutti è stato contestato il terzo mandato: si tratta dell’ex presidente Zehenter, e delle consigliere Lulli e Moscatello. Diverso destino per Maria Grazia Giliberti, cui era stato contestato l’impiego al patronato Epasa: nell’assemblea del 10 febbraio, il Comites ha votato a favore della sua permanenza nel comitato perché non ricopre incarichi dirigenziali.
Nella stessa seduta, però, la lista Azzurra ha a sua volta presentato una richiesta di ineleggibilità, questa volta per Carlo Maria Gallucci, vice presidente del Comites, eletto con la lista Reset, perché Presidente di CREAFUTUR, Fondazione gestita da un Patronato creata con l'appoggio della Generalitat de Cataluña e della ESADE, che ha ricevuto fondi pubblici.
Nell’assemblea del 10 febbraio, Gallucci ha già replicato sostenendo di non essere dipendente dello stato italiano, ma vice rettore di una università privata, che non riceve fondi dallo stato italiano; è una fondazione privata senza fine di lucro che non ricevi fondi pubblici.
Per la capolista di Azzurra, Anna Papavero, non è così: “CREAFUTUR ha ricevuto finanziamenti pubblici attraverso sovvenzioni, così come risulta dal Bilancio 2020, sia dalla Commissione Europea (45.087,56 Euro) sia dalla Generalitat de Cataluña (20.354,17 Euro e 3.392,36 Euro).
Trattandosi di Finanziamenti Pubblici al Consigliere Gallucci va applicato l’art. 5, comma 4 della Legge 286/2003 nella sua parte "Non sono altresì eleggibili gli amministratori e i legali rappresentanti di enti gestori di attività scolastiche che operano nel territorio del Comitato e gli amministratori e i legali rappresentanti dei comitati per l’assistenza che ricevono finanziamenti pubblici". Il consigliere Gallucci dovrà pertanto presentare documentazione per chiarire la propria posizione entro e non oltre il 20 febbraio”. (aise)
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