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ARCEVIA - LE MARCHE DA ESPLORARE ED ASSAPORARE - NUOVA MAPPA BORGHI D’ITALIA - TURISMO DELLE RADICI


ARCEVIA, LE MARCHE DA ESPLORARE ED ASSAPORARE - NUOVA MAPPA BORGHI D’ITALIA - TURISMO DELLE RADICI

Da alcuni anni il borgo di Arcevia lotta per reintrodurre nel proprio territorio il "Mais otto file di Roccacontrada", una varietà che rischiava di scomparire e che prende la sua denominazione dall'antico nome del paese. Una lotta per difendere le proprie radici culturali e culinarie. Dalla farina di questo mais locale è possibile ottenere una farina per la polenta di eccellente qualità. Per questa ragione eventi come "Una domenica andando a Polenta", che si svolge tutte le domeniche di febbraio di ogni anno e che coinvolge tutte le attività di ristorazione del territorio, è così importante per la gente del luogo e per la diversità agroalimentare italiana in generale. Ad Arcevia vivono persone che vivono intensamente il loro passato, che infondono di storia i tanti luoghi di interesse del loro territorio, in primis i nove castelli (Avacelli, Castiglioni, Caudino, Loretello, Montale, Nidastore, Palazzo, Piticchio e San Pietro), che costituiscono una delle attrazioni principali della cittadina. Nove monumentali centri abitati di impianto trequattrocentesco, ognuno con le proprie peculiarità tutte da scoprire. Ma le bellezze da visitare non finiscono qui. Vale la pena visitare la chiesa-museo barocca, la collegiata di San Medardo, la cui insolita intitolazione a San Medardo rimanda a lontane influenze francesi. Al suo interno si trovano due capolavori del grande artista rinascimentale Luca Signorelli, il Polittico di S. Medardo (1507) e il Battesimo di Cristo (1508), oltre al dossale in terracotta invetriata Madonna col Bambino tra i Santi Giovanni Battista e Gerolamo (1510-1513) di Giovanni della Robbia, gli arredi lignei dei maestri intagliatori Leonardo Scaglia e Francesco Giglioni e le opere di Ercole Ramazzani e di Claudio Ridolfi il Veronese. Degni di nota anche il Centro Culturale di San Francesco, il Museo archeologico statale di Arcevia e il Teatro Misa all'interno del Palazzo dei Priori. Dopo aver visto tutte queste meraviglie, non resta che costeggiare la cinta muraria di Acervia, che ricorda quei forzieri pieni di tesori da scoprire. Ad Arcevia ogni angolo nasconde segreti che arricchiranno i visitatori.


COME ARRIVARE: L'aeroporto più vicino è il "Raffaello Sanzio" di Falconara Marittima. In treno da Bologna o da Pescara: stazione di Senigallia o stazione di Ancona. In treno da Firenze, Roma, o Napoli: stazione di Fabriano. In automobile da Bologna o da Pescara: autostrada A14 uscita Senigallia, SP360 "Arceviese" direzione Arcevia km 38. In automobile da Firenze, Roma, o Napoli: autostrada A1 uscita Orte, proseguire per Terni, Fano, Fabriano, Sassoferrato, SP360 direzione Arcevia 13 km.


ALTRI LUOGHI DA VISITARE: Per chi prosegue verso sud, vale la pena esplorare Valle Scappuccia e le sue meravigliose grotte, per poi raggiungere il famosissimo Tempietto di Valadier. Per chi va a nord, immancabile una visita alla Necropoli celtica di Montefortino.



(9Colonne © IESTV.TV 121)(Greenqualitaly)




Queste pagine sono curate dall'Osservatorio di Ass.: ITALIANO ALL'ESTERO


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