“Italiano in 500 – Dove va la didattica dell’italiano in Germania”
LINGUA E CULTURA ITALIANE
Ambasciatore Varricchio: proponiamo il binomio lingua-creatività tramite un’automobile, la Fiat 500, un oggetto che è divenuto simbolo identitario del Bel Paese
BERLINO – In occasione del lancio del progetto “Italiano in 500 – Dove va la didattica dell’italiano in Germania”, l’Ambasciata d’Italia a Berlino ha ospitato un evento nel quadro della XXI Settimana della lingua italiana nel mondo.
“L’italiano rimane oggi una ‘lingua da scegliere’, connotata da grande fascino e intrinseca musicalità. È una lingua di cultura, con una forte carica evocativa di eleganza, gioia di vivere, gusto, stile di vita legato ad esempio alla ricchezza e straordinaria diversità del patrimonio artistico-culturale. E’ una lingua di creazione artigianale e industriale, è la lingua della moda, del design, della buona cucina. Ha legami plurimi con l’economia, il commercio, la cultura, il turismo, con quell’idea impalpabile di stile di vita e di piacevolezza, benessere, accoglienza, apertura che ancor oggi contraddistingue il nostro Paese”, ha sottolineato l’Ambasciatore Varricchio. “Oggi mettiamo questi elementi insieme proponendo il binomio lingua-creatività tramite un’automobile, la Fiat 500, un oggetto che è divenuto simbolo identitario del Bel Paese.
Per l’occasione, Fiat/Stellantis Deutschland ha messo a disposizione una Fiat 500, modello elettrico, che sarà utilizzata dai volontari dell’Associazione dei docenti italiani in Germania, nostro partner nella realizzazione del materiale didattico. Si è optato per un modello ai auto elettrica, in omaggio alla co-Presidenza italiana della COP 26, che ha puntato sul più ampio coinvolgimento delle giovani generazioni nel dibattito della Conferenza tramite le riunioni del “Youth 4 Climate”. “Promuoviamo quindi, insieme alla lingua, il modello italiano di sviluppo, ancora oggi basato sull’intreccio di piccole e medie imprese e distretti industriali e manifatturieri, da un nuovo umanesimo che ripropone la passione per il fare, il legame con il prodotto, il ruolo dell’artigiano e del costruttore che si reinventa”, ha aggiunto l’Ambasciatore Varricchio.
(Inform)
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